Quando viene caricata un URL, generalmente effettua un certo numero di richieste di risorse per CCS, JavaScript, immagini, e altri files. I dettagli relativi a queste richieste possono essere visualizzati nella scheda delle Richieste. Il menù a cassetto ha un collegamento alla scheda delle richieste e mostra quante sono state bloccate. Se si tocca una delle richieste in elenco vengono mostrati i dettagli sui motivi per cui è stata permessa o bloccata.
Privacy Browser includes four common filter lists based on the Adblock syntax: EasyList, EasyPrivacy, Fanboy’s Annoyance List, and Fanboy’s Social Blocking List. These filter lists are processed by Privacy Browser into the following 22 sublists, which check resource requests in the order listed.
Le liste iniziali servono per la verifica della parte iniziale delle URL. Le liste iniziali servono per la verifica della parte finale delle URL. Le liste dei domini servono per la verifica di certi domini. Le liste di terze parti si applicano solo se il dominio di root della richiesta è diverso dal dominio di root della URL principale. Le liste per le espressioni regolari seguono la sintassi delle espressioni regolari. Ogni oggetto delle liste secondarie ha uno o più elementi. Nel caso delle liste secondarie dei domini, la richiesta di risorse è verificata solo se il primo elemento combacia con il dominio della URL principale.
Because of limitations in Android’s WebView, and to speed up processing of requests, Privacy Browser implements a simplified interpretation of the Adblock syntax. This can sometimes lead to false positives, where resources are allowed or blocked in ways that weren’t intended by the original entry. A more detailed description of how the filter list entries are processed is available at stoutner.com.
Privacy Browser has three additional filter lists.
UltraList and
UltraPrivacy
filters ads and trackers that EasyList and EasyPrivacy do not. The third blocks all third-party requests.
A request is only considered third-party if the base domain of the request is different than the base domain of the URL.
For example, if www.website.com loads a picture from images.website.com,
this is not blocked as a third-party request because they both share the same base domain of website.com.
Blocking all third-party requests increases privacy, but this filter list is disabled by default because it breaks a large number of websites.