X-Git-Url: https://gitweb.stoutner.com/?a=blobdiff_plain;f=app%2Fsrc%2Fmain%2Fassets%2Fit%2Fguide_user_agent_light.html;fp=app%2Fsrc%2Fmain%2Fassets%2Fit%2Fguide_user_agent_light.html;h=ab935ce3f15ee92fb5b3f42550a69fb02fd05151;hb=afd9b8e690e34c11981eaed1fddbc259fc8cc49a;hp=0000000000000000000000000000000000000000;hpb=f5434ed563e4cb01c950d83aa4e179e2811a8612;p=PrivacyBrowserAndroid.git diff --git a/app/src/main/assets/it/guide_user_agent_light.html b/app/src/main/assets/it/guide_user_agent_light.html new file mode 100644 index 00000000..ab935ce3 --- /dev/null +++ b/app/src/main/assets/it/guide_user_agent_light.html @@ -0,0 +1,61 @@ + + + + + + + + + + +

Identificazione del Browser

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Nel momento in cui un browser si connette ai siti web, invia uno user agent che identifica il browser e le sue caratteristiche di rendering. Il web server può utilizzare tali informazioni per decidere quale versione + del sito inviare al browser. Molti siti web infatti sono disponibili in versioni diverse a seconda che vi si acceda con browser da PC (desktop) o da dispositivo mobile.

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Per default Privacy Browser utilizza un proprio user agent (o identificazione), ovvero PrivacyBrowser/1.0. Questo invia un set minimo di informazioni al web server. + Dal momento che i web server non lo riconoscono come uno user agent di un dispositivo mobile, generalmente inviano la versione desktop del sito.

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In confronto, lo user agent di default di WebView invia una grande quantità di informazioni sull'hardware e sul software del dispositivo. + Sulla schermata Settings, selezionando WebView Default come User agent viene mostrato lo user agent che sarà inviato al web server. + Lo screenshot sottostante mostra un Nexus 6P con Android 7.1.2 con installato Android System WebView 60.0.3112.107. + La maggior parte dei web server lo riconoscerà come browser mobile e invierà la versione mobile del sito, se disponibile.

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Nello user agent sono presenti informazioni sufficienti a far sì che solo di tanto in tanto a un sito web risulteranno visitatori identici. + Se allo user agent viene aggiunto qualche altro pezzetto di informazione anche non univoca, spesso il risultato sarà quello di avere una impronta digitale unica. + La Electronic Frontier Foundation ha creato un tool dal nome Panopticlick per dimostrare quante informazioni possono essere raccolte. + Se si esegue questo test con JavaScript abilitato la quantità di informazioni è poi ancora maggiore. + Browser Leaks e Am I Unique possono fornire ulteriori interessanti informazioni al riguardo.

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Sono disponibili diversi user agent predefiniti che identificano i browser e i sistemi operativi più comuni. Dal punto di vista dell'impronta digitale del browser, più è rara, più è facile da tracciare. + Nel caso in cui Privacy Browser diventi di uso comune, e molti utenti utilizzino PrivacyBrowser/1.0 come user agent, sarà una buona scelta dal punto di vista della privacy. + Firefox o Chrome sono gli user agents più comuni, ma vengono aggiornati spesso e il loro numero di versione cambia così di frequente che lo user agent incluso in Privacy Browser molto facilmente + sarà rimasto indietro rispetto alla maggior parte degli user agent tracciati nei log dei server.

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Alcuni siti web non funzionano correttamente se non riconoscono lo User Agent. + L'utilizzo delle impostazioni dei domini per impostare come User Agent WebView Default, oppure un altro che sia riconosciuto comunemente generalmente risolve il problema. + WebView di Android non permette che lo user agent non sia specificato. In tal caso infatti, WebView invia al server lo user agent di default.

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